lunedì 30 novembre 2009

Shhhhh, enjoy the silence.

Mi gusto il silenzio della mia camera. Sento solo il battere veloce dei tasti, il mio respiro e la pioggia che fuori ha deciso di occupare liberamente l'aria. La coperta che mi scalda mormora quando si muove e sembra scontenta di abbandonare quel caldo equilibrio che si era innescato.
Silenzio. Anche io rispetto il silenzio un pò falso che cerco di ascoltare dentro le mura spesse. Non parlo, quasi cerco di respirare piano e controllare il soffio dell'aria. Ho paura quasi a muovermi sul letto se non altro per le mani che cercano di seguire ciò che voglio scrivere.
Silenzio per tutto. Quiete nello scrivere dopo giorni di burrascose parole infrante su queste pagine. Lentezza nel produrre perchè ora ricarico le idee per poi detonarle nuovamente nei flussi incessanti che tanto mi appassionano. Calma, ricercata nei miei gesti, nel muovermi e nel parlare; vivo una velocità asincrona rispetto all'evoluzione della mia mente e provo a misurarmi con questo nuovo modo. Stanchezza, tanta e quasi latente nel mio corpo. Ho voglia di stendermi sulle parole e sentirle mie.
Quasi come se avessero premuto il tasto "slow play" la bobina scorre senza sbandare, prima svolgendosi da una parte per finire nel vortice dell'avvolgersi su se stessa dall'altra, ma senza fermarsi mai.
Meno parole battute su questo bianco metallico, centellinate come su ricetta.
Mi gusto il silenzio anche delle mie idee.

venerdì 27 novembre 2009

Foto in libertà


Chissà cosa pensavo!


La gioia del lavoro

Giornata pesante. Ci sono scadenze, pagamenti, pensioni e stipendi.
Il tutto condito da una serie di compiti affidati al sottoscritto pieni di trabocchetti e insidie.
Finisco la giornata stanchissimo ma sorridente. Ho avuto pochissimo respiro ma le ore sono trascorse veloci, ricche e intense. Cliente su cliente ho effettuato il mio ennesimo esperimento sociale. Oggi poco spazio al malumore. Dalla mattina presto un sorriso enorme si è stampato sul mio visino. Ho giocato e scherzato con tutti, coccolato le persone di una certa età, preso in giro i più giovani. E' stato un flusso continuo e divertente. Mario, mentore e collega, è stato una spalla eccezionale. Sempre con l'orecchio teso ha giocato con me e con i clienti. Luca, il mio direttore, ha creato dei cammei degni di nota.
Quanto vorrei che tutte le giornate fossero così, con i clienti "giusti" e i colleghi che remano con te. Quanto vorrei che tutti trovassero la gioia del lavoro nonostante le rotture di scatole, i problemi e i picchi nevrotici.
Ripassando la giornata di oggi mi sono convinto che devo essere io il primo a dare il segnale. Da lunedì ripeterò il mio esperimento sociale, cercando di tenere fede al mio giuramento nella speranza di migliorare me stesso, chi mi sta davanti e di fianco nel lavoro.
Da una fiammella si crea un fuoco.
Lunedì compro una scatola di cerini.

Avances

E dopo la tardona arriva il distinto dottore...


Mah..

giovedì 26 novembre 2009

Ritardo

E' qualche giorno che mi sveglio tardi e arrivo di conseguenza tardi a lavoro.
Stamattina preparazione a tempo record!

Ci vuole riposo, riposo e ancora riposo.

martedì 24 novembre 2009

La fredda casa.

Un bacio, una carezza, uno sguardo, un respiro.
Chiudo gli occhi e vedo tutto questo, nitidamente come se lo stessi vivendo.
Avvicino le mani al mio volto e ancora il sentore di un profumo lontano mi sale forte nelle narici. Il movimento dei capelli, il piegarsi onesto del labbro, la dolce delicatezza della guancia vestita di rosa.
Ondeggio leggermente come cullato da questi pensieri e mi abbandono sul letto gelido. Le braccia aperte e gli occhi ancora chiusi.
Nel freddo della casa cerco il tuo respiro caldo. Lento mi avvio al sonno. Dormirò e sognerò come tutte le notti e avrò te vicino anche se il tuo corpo riposa lontano dal mio.

venerdì 20 novembre 2009

Acqua

L'acqua è l'elemento primordiale per eccellenza: uno degli elementi fondamentali nella vita dell'uomo e attualmente anche uno dei diritti fondamentali di ogni uomo e di ogni donna che popolano il nostro pianeta.

Padre Alex Zanotelli

Dolci, dolci, dolci tanti dolci!


E' un periodo che mi regalano dolci.

L'altro giorno alla cassa del bar mi hanno regalato due cioccolattini.

E' venuta la mia vecchietta preferita e in fondo alla busta dove c'erano i soldi del versamento, sotto le mazzette ben rilegate, un pacco di Ferrero rocher.

Oggi mi hanno portato altri due cioccolattini in cassa da me.


Ho paura che di questo passo mi venga o il diabete o la carie!

Ma per ora assaporo il dolce momento.

Lo sapevate che...

Eia! Eia! Eia! è un grido di battaglia greco usato da D'annunzio?

Da noi sarebbe un ironico "si bravo parla parla!!"

Il mondo è strano.

giovedì 19 novembre 2009

Calamita

Ho una calamita, o forse l'accento andrebbe sull'ultima A: calamità. Ho il potere esteso di attirare a me le persone più strane. A lavoro, per esempio, i clienti più assurdi vengono da me; naturalmente ho imparato a gestirli anche se in alcuni frangenti vorrei urlare a più non posso nel loro faccione. Nel quotidiano non cambia molto. Per varie circostanze ho una facilità nel parlare (anche se parlano solo loro) con persone afflitte da vari mali. Sfortune amorose o lavorative, disastri familiari, ansie e paranoie di ogni tipo, varie ed eventuali. Mi riversano addosso tutto quello che hanno dentro come se mi conoscessero da una vita, nello stile miglioramicosolotupuoicapire!!!. Si ci sto, fino a un certo punto. Accetto il mio ruolo ma tutto ha un limite. Non voglio essere il padre Ralph della situazione quindi mettiamo dei paletti ben precisi. Primo: esiste anche il mio ego,esiste anche quello che penso io. Secondo: evitiamo di andare sul tragico - finto tragico perchè rovina la situazione. Terzo: io mi zappo le mie cose da solo, prendete la zappa anche voi,nonostante alla fine i calli nelle mani facciano male.
Paletti base ma che delineano una strada ben precisa. Non avete diritto di sorta nell'abusare della mia sensibilità ne vibrazione, a meno che non lo decida io. Se decido di aprire le mie porte, rispettate almeno le buone maniere.
Pulitevi le suole prima di entrare.
La calamita funziona sempre. Speriamo non attiri troppe calamità.
OGGI MI SENTO BELLO!

Dedicated to me.

"Shine On You Crazy Diamond "
Remember when you were young, you shone like the sun.
Shine on you crazy diamond.
Now there's a look in your eyes, like black holes in the sky.
Shine on you crazy diamond.
You were caught on the crossfire of childhood and stardom, blown on the steel breeze.
Come on you target for faraway laughter, come on you stranger, you legend, you martyr, and shine!
You reached for the secret too soon, you cried for the moon.
Shine on you crazy diamond.
Threatened by shadows at night, and exposed in the light.
Shine on you crazy diamond.
Well you wore out your welcome with random precision,rode on the steel breeze.
Come on you raver, you seer of visions, come on you painter, you piper, you prisoner, and shine!

Ricerca continua, verità lontana

Stufo. Ogni giorno leggo di indagini, svolte e contro svolte ma la verità è sempre lontana. Nel paese dove il mistero è una norma e la chiarezza l'eccezzione non vedo spiragli possibili. Abbiamo istituito il diritto al pentimento, ma i pentiti troppo spesso non vengono ascoltati. Abbiamo strutture di intelligence, ma sono spesso le prime che deviano o che indagano su se stesse. Abbiamo una politica che millanta trasparenza, ma è torbida come le acque del Tevere.
Non voglio più leggere queste finte notizie e non voglio più ascoltare i personaggi che con "serietà" credono di darmi una verità.
Falso, è tutto clamorosamente falso. Voglio aprire i fascicoli e leggere a voce alta; voglio che chi sa qualcosa alzi la mano e lo dica.
La ricerca deve continuare sempre anche se la reale verità è molto lontana.
Ho voglia di alzarmi da questa sedia, uscire da questa stanza opprimente in cui anche la luce è fredda. Ho voglia di camminare, senza sapere bene dove andare nei rumori della città, nella luce di questa mattina.
E quando sarò stanco, magari fermarmi e riposarmi.
Un bicchiere di acqua fresca, una vista gradevole, la pace.

Disordine

Tre giorni intensi, pieni di cose.
Tre giorni e la mia casa è sottosopra.
Stasera olio di gomito e buona volontà.

mercoledì 18 novembre 2009

Il coraggio polacco


Hanno detto no.
Hanno rifiutato i vaccini su un'epidemia falsa creata per far sorgere solo bolle speculative.
Grandi polacchi. Dopo l'invasione nazista non potevate certo subire anche questa.
L'interesse del cittadino prima di quello delle case farmaceutiche sospettate di truffa insieme ai paesi ricchi.

Avanti il prossimo, attendo speranzoso.

Mah

Il numero di tonti e stravaganti che mi si para davanti ogni giorno è pari al numero di foglie presenti negli alberi davanti all'ufficio.

Quanto devo contare?uno...due...tre...quattro....passato...

Esercizi pre sonno

Finisco di leggere e poggio gli occhiali sul comò.
Tiro su le coperte, sistemo il lenzuolo e metto in moto la mente. Scandaglio una serie di ricordi, pensieri e idee che mi passano per la testa. Pochi minuti o un'ora intera, non esiste un tempo preciso.
Nel momento preciso in cui gli occhi mi si chiudono so bene che quello sarà un bel pensiero e voglio che sia l'ultimo pensiero della giornata.
Così, con il sorriso, mi addormento serenamente nel tempo in cui i sogni iniziano a brillare.

Eravamo 4 amici al bar

Notizia

Leggo questa notizia. Sinceramente mi fa sorride e rattristare un pò. In un periodo della mia vita in cui cerco positività, leggo che la parola dell'anno (sigh) è di per se negativa: Unfriend. Va bene che questa speciale classifica rimarrà impressa nella mia mente per altri 5 minuti, però pensare che il concetto della parola indichi una cancellazione è tremendo. Mi guardo spesso intorno e cerco di circondarmi di persone di un certo tipo, sicuramente chi non fa parte di questa cerchia non è unfriend. Cancellare dalla propria lista di Facebook mi pare ancora più osceno. Siamo passati da "4 amici al bar" alla community in cui si è tutti o quasi "amici". Mi vai bene ti accetto, altrimenti ti depenno, o peggio vai in lista di epurazione.
Nel periodo sociale che viviamo (e non mi soffermo sui particolari o sarei spietato) ci vengono passate solo informazioni nere, notizie negative. Ci vorrebbe qualcosa per tirare su lo spirito, qualcosa che non vada sul tragico. Ancora non abbiamo passato la fase dall'autoflagellazione e tutto ci ricade addosso con un peso grave.
Togliamo la particella "Un" e lasciamo solo friend. Lasciamo facebook e cerchiamo di ritrovarci come i vecchi tempi come "4 amici al bar": non cambieremo il mondo ma almeno ci si guarda negli occhi.

Banchettano!

Non banalizziamo, non cadiamo nella trappola comune in cui la frase "la fame nel mondo" è contenitore di mille significati, ma nessuno sa ben definire quello giusto.
Non mi assumo il compito di definirlo, semplicemente rimango ancora stordito nel vedere molto fumo e poco arrosto. Ci si perde, come in tante nicchie politiche, in discorsini e strette di mano, utili a rendere una prima pagina appetibile sotto la tendina dell'edicolante. Meeting, riunioni, convegni. Una marea di iniziative bianche che quasi sempre finiscono in banchetti; per le persone con la pancia già abbondantemente piena però.
Ci vuole uno sforzo comune, ci vuole la volonta di chi realmente comanda. Ci vuole la negazione più assoluta delle imposizioni di chi muove i mercati farmaceutici e alimentari.
Mi sento piccolo e inascoltato, ma penso che la mia voce vicina a quella di altre persone potrà assumere un suono udibile anche per chi siede in cima a un grattacielo.
Iniziamo a parlare.

martedì 17 novembre 2009

Idee

Ho tante idee.
Sono idee mie.
Sono idee belle.
Sono idee che mi fanno sognare.
Sono idee che mi fanno pensare.
Sono idee.

Le curo, le accarezzo, le coccolo.
Voglio bene alle mie idee.
Sono solo mie.
Sono le mie idee.

Dolori, dolori dolori.

Oggi allenamento. A parte una sgambata di qualche settimana fa, oggi si iniziava a fare sul serio. Mi ritrovo in un campo dove insieme a un altro sono il più grande. Tutti ragazzini agguerriti che mi hanno fatto correre, mi hanno pestato, e anche crepato!
Naturalmente qualche chicca l'ho distribuita come ai vecchi tempi. Oplà.
Ora mi rimetto in forma e poi vediamo chi ride.
Per la cronaca ho già uno zigomo gonfio da una testata.
Non si perde mai il vizio!!

lunedì 16 novembre 2009

That's me



That's me. Black and White.

I miei piedi



Sono magri, lunghi e sottili. Si vedono perfettamente tutte le vene e se hanno camminato per un lungo percorso diventano un pò rossi. Hanno il fondo bianco e sconfina sui bordi in un rosa pallido per arrivare al tono della carne. Le dita sono fini e sembrano ondeggiare prima di arrivare alla punta. Questa è rotonda e sembra spanciare. Il tallone potresti chiuderlo tra due dita e nel suo salire si lancia sulla caviglia.
Sui piedi cammino e ci corro. Ballo e mi poggio. Sui piedi trovo la stabilità.
Adoro i miei piedi.

Cena

Stasera a cena con la mia collega Cristina. Siamo due settimane che non ci vediamo e dobbiamo spettegolare a manetta!!
quindi occhio vicini di tavolo perchè le bordate sono a portata di mano.
Ma soprattutto andiamo in un posto dove si mangia benissimo.

Mi sto già leccando baffi e dita.

Passaggio

Adoro ascoltare questa canzone. Amo sentirla con le cuffie e con gli occhi chiusi. Provo con le dita a toccare i tasti, muovo il corpo per seguire la melodia. Quando finisce tengo ancora gli occhi chiusi e nel fischio delle orecchie ancora cerco quel suono.




In questo mondo di fanfarroni

Oggi lavorando mi sono ritrovato a vendere un prodotto nuovo, una di quelle carte prepagate che tanto si vedono nelle pubblicità.
Colto dal mio spirito di iniziativa, mi sono lanciato in una serie di elogi e raffinatamente ho condotto il cliente verso l'acquisto. Parlando con lui ho scoperto i suoi punti deboli e li mi sono infilato: come un vitello sullo spiedo l'ho cucinato lentamente. Prodotto venduto, cliente soddisfatto e il mio direttore che mi dice bravo.
Onoreficienza a parte, mi accorgo sempre più di quanto la gente si beva le storie che vengono propinate. Sulle reti tv passano di continuo annunci di tutti i tipi, facendo bene attenzione a mettere in risalto i lati positivi, quelli vincenti. Si scopre che poi sotto c'è sempre una fregatura. Ma noi, sicuri di quello che ci hanno reclamizzato, ci accorgiamo sempre troppo tardi del pacco.
Ora nel mondo del lavoro, della libera concorrenza e del massimo profitto, che si accetti o no, posso anche capire questo assurdo sistema. Ovunque si vada a guardare è presente la sagra del fanfarrone. Strilloni, venditori, operatori della libera aria alla bocca. Insomma tutto il mondo è paese e ne siamo circondati.
Mi chiedo nella vita privata queste persone che retta possano condurre. Mi chiedo le persone che stanno vicino quanta credibilità possano dare a gente così. Va bene il lavoro, ma l'animo è sempre quello. Si è portati a comportarsi così, è un talento. Intorno a me ho sempre avuto fanfarroni di prima qualità, addetti a suonare la fanfara nel miglior modo possibile, stile esercito italiano. Non sopportando questo tipo di atteggiamento cerco sempre di evitare il contatto, anche se la mia intelligenza mi porta a riconoscerli e riusco a schermarmi.
Tirando le somme, la prossima volta che avrò un cliente davanti mi farò comandare un pò anche dal buon senso, dalla mia moralità. Non solo vantaggi o belle cose, qualche volta è meglio metterci dentro altro. Forse quel cliente si fiderà anche la prossima volta. Senza il forse.


Pazze donne sull'orlo della menopausa.

Mi chiedo cosa cavolo abbia in testa questa.
Mi chiedo cosa cerca.
Mi chiedo perchè proprio io.
Vabbè ridiamoci su.
Male che vada mi pedinerà fuori dal lavoro!

Lunedì terribile

Non ho ancora alzato la testa dalla scrivania.
Massacro.
E ho fame!
Ma che cazzo esiste solo la mia filiale?

domenica 15 novembre 2009

Rest in peace forever


Genius. No others words for you.

Coffe and sigarettes

Il Cafè. Un via vai di persone, il rumore delle stoviglie, l'aroma del the e del caffè. Qualcuno ride di gusto per una battuta, altri si lamentano del conto, altri ancora sono silenziosi.
Seduto, sorseggio la mia bevanda calda. Accendo una sigaretta e filtro il mondo attraverso le lenti dei miei occhiali neri come la notte. Frequenza di luce diversa, movimenti sfumati, colori diversi. Scrivo nel mio quaderno quello che osservo, le persone che mi passeggiano davanti, come bevono il loro caffè, l'espressione del viso, il rumore della loro risata.
Seduto, accendo un'altra sigaretta. Passo le ore in silenzio e mi gusto lo spettacolo di forme che va in scena. Cambiano i recitanti, cambiano i rumori e gli odori, ma continuo sempre a riportare quello scorcio di vita sulle mie pagine bianche, ansiose di essere calcate. Il retrogusto dolce del caffè si posa sul bordo delle labbra: la lingua cerca sul palato l'amaro.
Seduto, a mio agio e inosservato mentre osservo.

Brain storming

Ho comprato una torcia, come quella di un esploratore. L'ho accesa e armato di pazienza mi sono infilato nel mio cervello. Non saprei proprio cosa potrei trovarci dentro e ho portato una pistola, del cibo, dell'acqua.
Ho iniziato a camminare sopra la corteccia cerebrale grigia come un abito da sera. Con la torcia illumino gli angoli più bui timoroso di poter vedere cose inimmaginabili. Non vedo più il punto da cui sono entrato e piano piano l'atmosfera diventa più scura, e mi sento come perso. Mi guardo intorno e cerco un punto conosciuto, magari qualche idea, pensiero o sogno già vissuto.Ho paura perchè non conosco affatto quel mondo così familiare ma distante. Un rumore sordo mi riempie le orecchie. Voltato di scatto vedo tutti i miei pensieri più brutti venirmi incontro con una furia cieca. Afferro la pistola e senza indecisione sparo tutte le cartucce che ho nel caricatore. I brutti pensieri, quelli negativi e neri, stramazzano per terra e piano piano perdono forza e vita. Tirato un sospiro di sollievo riprendo a camminare. Cosa potrei trovare ora? La torcia, fedelmente, illumina bene l'ambiente circostante. Con la coda dell'occhio noto dei piccoli pensieri positivi. Sono accucciati su un fianco e tossiscono con forza ora. Mi avvicino e percepisco il calore della loro febbre. Tremano e si dimenano dal dolore. Prendo velocemente la fiaschetta dell'acqua e usando le mano cerco disperatamente di dissetarli. Lentamente i pensieri positivi riacquistano forza. La febbre inizia a calare e l'acqua ora gli scorre nuovamente dentro. Felici si rialzano e riprendono a correre per tutto il cervello: vogliono riconquistarlo!.
Poco più in la i miei sogni. Hanno occhi scavati e sono stanchi. Mi guardano con aria triste. E' un bel pò di tempo che sono senza forze. Buttano giù le spalle, si piegano su se stessi e non riescono più a splendere. Mi chiedono perchè non riesco più a nutrirli, perchè gli ho abbandonati. Piango nel vederli così ridotti. Mi ricordo però di avere con me del cibo. Come per i pensieri positivi, porgo loro quel ben di dio. I sogni, affamati da troppo tempo, divorano tutto immediatamente. Nemmeno il tempo di finire il banchetto che già risplendono come un tempo.
Spengo la torcia poichè ormai il mio cervello ha ripreso luce. Ora vedo tutto, vedo le fessure più nascoste, le pareti più grandi, l'elettricità del pensiero che schizza ovunque.
I pensieri neri e cupi sono scomparsi nel trionfo lucente dei sogni: la loro luce illumina la strada dei pensieri positivi.
Ritrovo la via d'uscita e sornionamente immagino la festa che si scatenerà dentro quelle pareti.

Nel prato

Mi siedo in un prato, le gambe incrociate, la schiena dritta. Tocco con la lingua il palato e lentamente inizio a respirare. Il profumo dell'erba è costante e lentamente mi avvolge. Sento la terra, umida e dolce, l'odore di una fioritura che nessun giardiniere esperto potrà mai ricreare. Il vento, giocando allegramente, porta in giro le essenze nell'aria, corrono su e giù come i bimbi nel parco. Si sente la risata del soffio leggero della brezza che accarezza l'udito ormai concentrato. Un ronzio arriva alternato, un via vai di piccole vite che incrociano autostrade invisibili intorno a me. Mi volteggiano intorno, si avvicinano e qualche volta si poggiano sulla pelle per scoprirmi. Lontano un tintinnio metallico suona come un concerto e il rumore lento dello zoccolo appare come i tamburi di una festa.
Il vuoto mentale piano piano si colma di tutto ciò, la natura, strana ma perfetta, mi accoglie serena.
Sono parte di questo mondo e questo è il suo portone d'ingresso.

Friendship is a light in the darkness


Tutto ha un prezzo ormai; ma una lunga chiacchierata sotto casa sulle scale, di notte, con un tuo fratello, non ha prezzo, è unica tutte le volte.
Come i vecchi tempi. Ora è un nuovo tempo, domani sarà lo stesso.
Sguardo alto, occhi fissi. Sempre.Tra me e te.


sabato 14 novembre 2009

Stay (Faraway, so close)

Pizza

Una pizza in compagnia è la cosa più buona che ci sia!
Qualsiasi gusto, accompagnata da una bevanda a caso. Morsi grandi o piccoli,a spicchi o tagliata a tocchi con forchetta e coltello.
Pizza's everywhere at everytime.


Faraway, so close
Up with the static and the radio waves
With satellite television
You can go anywhere
Miami, New Orleans, London, Belfast and Berlin

Spunto

La lista dei propositi della settimana è stata completata. Ho fatto tutto quello che dovevo fare e anche altro. Milano è sempre Milano, un pezzo di vita che mi porto dentro sempre.
Dovrei fare più spesso una lista di propositi, cercare di visualizzare quello che devo fare. Ci sono una marea di cose che metterei dentro ma la lista non dovrà mai essere esageratamente lunga. Tempo per tutto, tutto ha un tempo.

Grazie

Grazie Giorgio e Julia.
Grazie Stefano e Simona.

Grazie a tutti.

venerdì 13 novembre 2009

L'uscita di scena

Andare via. In silenzio uscire una mattina da casa, una valigia con le cose importanti dentro, qualche foto, dirigermi verso l'aeroporto e partire. Via lontano da tutto e da tutti.
L'uscita di scena, plateale e grandiosa anche se fatta senza frastuono.
L'ho pensato tante volte in passato, qualche volta ancora ci penso. Immagino la faccia delle persone che restano, di chi dirà "lo sapevo", altri commenti in generale. L'ho valutata come possibilità e scelta, pensando che forse stare da solo e con me stesso fosse una soluzione ideale.
Codardia. Sarei un codardo, scappare dai problemi, dalle cose e dalle persone. Senza soluzione e senza aver niente per le mani. Nel vuoto che si potrebbe creare, nell'illusione del come colmarlo, rimarrebbe il pensiero costante di quello che è stato o poteva essere. Mi rendo conto che una scelta del genere sarebbe sbagliata, mi priverebbe di me stesso e delle mie sensazioni, belle o brutte che possano essere.
L'uscita di scena plateale non serve a placare i problemi. Ho affrontato quello che c'è da affrontare, come un guerriero, e mi aspetta ancora un cammino da percorrere. Affrontare me stesso fino in fondo e non solo. Come ho detto la mia strada è tracciata ma ancora non ne conosco il percorso per esteso.
Io sono qua. Presente e non scappo.
Per il momento passeggio pazientemente.

Zazen

Respiro.
Medito.
Dormo.
Sorrido.
Sogno.

Have a good night.

Fantastico

Video geniale.

Un matrimonio che non si dimenticherà facilmente!

video e font insieme!!
Grazie per la seconda lezione...




giovedì 12 novembre 2009

Viaggio in treno

Questo è quello che intendo per viaggio in treno.
Guardare fuori mentre tutto va a tempo di musica. La tua musica.
Lo faccio in auto da passeggero anche, ma in treno è più bello perchè puoi stare nel tuo silenzio e goderti quello che accade fuori.

Il video è geniale.



qualcuno mi spiega come si mettono i video di youtube qua? uff!


My song

"Where is My Mind"

Oh - stop

With your feet in the air and your head on the ground
Try this trick and spin it, yeah
Your head will collapse
But there's nothing in it
And you'll ask yourself

Where is my mind

Way out in the water
See it swimmin'

I was swimmin' in the Caribbean
Animals were hiding behind the rocks
Except the little fish
But they told me, he swears
Tryin' to talk to me, coy koi.

Where is my mind

Way out in the water
See it swimmin' ?

With your feet in the air and your head on the ground
Try this trick and spin it, yeah
Your head will collapse
If there's nothing in it
And you'll ask yourself

Where is my mind

Oh
With your feet in the air and your head on the ground
Oh
Try this trick and spin it, yeah
Oh
Oh


Una delle mie canzoni preferite.
Sia la musica, sia il testo.
Una forma di libertà!

Questa è bella.

Ieri mentre stavo tranquillamente a chiaccherare al pc, con un orecchio libero ascoltavo un tg. Oltre tutte le notizie che già conoscevo per via rete, ne sento una davvero curiosa.
A Milano, i locali si stanno attrezzando per la lotta contro la droga. Hanno predisposto un servizio di vigilanza e chi viene beccato mentre fa uso di sostenza stupefacenti, viene gentilmente accompagnato fuori e denunciato.
Ora, io li ho visti i locali milanesi, ho visto anche quelli "giusti" e onestamente un pò rido.
Dopo anni in cui nei locali, non solo della madunnina, si è svolto uno dei più grandi traffici e consumi di droga, questi si svegliano e anche un pò candidamente affermano di voler preservare la propria clientela! Viva il buonismo però c'è qualcosa che cozza in questa vicenda.
Insomma, da oggi tranquilli e pacifici nei locali perchè i cattivi saranno fuori.
Faccio solo una considerazione. Il mondo è pieno di locali, pieno di persone che consumano. Molti li vedi altri no. Se la discriminante fosse l'uso, i locali sarebbero vuoti.
Ora so che la prossima birra al bancone posso prenderla senza fatica, da solo però o con pochi altri.
Viva l'economia e il perbenismo.

Sul treno

Seduta davanti a me. L'aria annoiata, gli occhiali che quasi per caso rimangono sul naso. Avvolta nel cappotto in pelle che odora ancora di armadio dopo il letargo estivo e autunnale. Un tailleure color legno gessato, le scarpe lucide, alte sopra la caviglia. I fianchi hanno già accolto altre vite e sostengono la seduta con decisione. Una cartella da lavoro poggiata sulle ginocchia chiuse, dentro mille fogli, mille dati da lavoro costante. Due anelli semplici avvolgono l'anulare di entrambe le mani fini e curate. Queste, con fermezza, tengono strette una copia francesce del Piccolo Principe. Prende una caramella al lampone dalla borsa, guarda fuori con lo sguardo un pò stanco e spento.
Il treno si ferma, riconosce la sua fermata.
Buona serata.

Lateral dreaming

Il periodo di digiuno dalle fantasie mentali notturne è cessato da qualche tempo. Ora le mie notti sono nuovamente colme e ricche di milioni di immagini. Mi sveglio la mattina e ancora non riesco bene a ricordarmi quello che ho visto con gli occhi chiusi. Mi sforzo un pò e cerco di riagganciare tramite le sensazioni le scene. Delle volte mi sveglio nel mezzo del buio stravolto da quello che vedo. Comunque sia, vedo e sento, percepisco pure.
Sogni brutti e belli, sogni banali e alcuni con significato. Provo sempre a capire il significato, lo chiedo a me stesso, lo chiedo ad altre persone. Accetto ciò che sento io e mi viene detto nel bene e nel male.
Sogni sul passato, sogni odierni, sogni futuri. In tutto questo mi muovo lungo una linea retta e nel mentre lascio indietro i vecchi sogni, accolgo i nuovi e raggiungo quelli che stanno un pò più in la.
Sognare è un attività particolarissima di cui non mi voglio privare. Sognare a occhi aperti è illusorio, il nostro cervello si attiva e costruisce una fintà realtà. Il sogno è puro, è la nostra libera mente che ci parla e sta a noi stare a sentirla e ascoltarla.
Sogni, se non ci fossero bisognerebbe inventarli.

On the road

Milano sto arrivando.
Wait for me.


mercoledì 11 novembre 2009

Post

Lezione di post.

Scrivi.
Aspè piano che non ci capisco nulla.
Vai la.
dove?
dove c'è scritto scrivi..html.
ah.che casino
macchè.
trovato il font,
nooooo quello c'è già.
questo va bene?
si.
ok.
ok.
poi fai così così e così.......

Allora....
ok ho capito.

Grazie.
Prego.

Verso stupendo

Storm.. in the morning light
I feel
No more can I say
Frozen to myself


Roads, Portishead

Alleanza Rutelliana

Grazie Rutelli. Finalmente dopo tanto tempo sei veramente salito sul treno dei tuoi desideri e come in campagna elettorale imbocchi un tunnel.
E per non fare torti a nessuno hai scelto un nome così trasversale che noi poveri cittadini, nella confusione più totale, leggeremo a nostro vantaggio sia con una mano che con l'altra.
L'italia è strana perchè gli italiano lo sono.
Alcuni, però, sono un pò più strani.

Raccolgo idee.

Raccolgo idee. Non è una frase buttata a caso, è quello che faccio tutto il giorno e tutta la notte.
Fumo una sigaretta sul letto dell'hotel, freddo come quello di una prostituta. Poggio i piedi sul muro, il braccio sinistro dietro la nuca. Sbuffo lentamente il fumo e riassaporo il piacere di una lenta sigaretta. Senza stress, senza ansia, aspiro dolcemente e guardo il soffitto. Raccolgo idee anche in quel momento. Non riesco a essere vuoto a perdere. Stimolato, produco senza freni pensieri e immagini, qualche volta diventano scrittura, altre volte azioni. Spesso rimangono ancorate alla membrana del mio cervello e non se ne vogliono staccare come un bimbo dal seno materno. Si stagliano e aspettano solo il momento giusto per venire fuori e finalmente esprimersi.
Idee. Pazze, furiose, incoscienti, sagge, dovute, geniali.
Senza idee non si vive. Chi non ha idee vivrà di quelle degli altri ma non gli apparterranno mai, rimanendo così ai margini della vita. Non servono grandi idee per vivere, ma solo quelle che ci appartengono, che sentiamo dentro la nostra dimensione. Ma solo chi troverà la propria dimensione allora troverà le proprie idee.

Mah!

Corso applicazioni procedure titoli.

Mah!

Smuovere

L'importante è smuovere.
La terra, la coscienza, le persone.

martedì 10 novembre 2009

Cuore, cervello, parole

Ascolto il cuore. Dimentico il cervello. Non sono parole mie, le ho rubate da un film.
Le parole sono importanti. Anche queste non sono mie parole.
Le hanno scritte altre persone, altre storie e vite. Persone che vivono, che pensano. Rubo queste parole perchè mi ci ritrovo. Ho scritto e pensato tanto ma queste due semplici frasi esprimono un concetto che non ho mai elaborato in mesi interi, anni.
Ora mi ripeto quelle frasi ossessivamente e così tante volte che perdono significato. Risultano vuote, suoni concepiti per comunicare.
Le fisso con tanta forza nella testa da rimanere scalfite come sulla roccia più dura.
Dimentico il cervello, ascolto il cuore, le parole sono importanti.

Dazed and confused

Ho dormito male. Ho interroto il sonno una marea di volte. Ho ripreso a sognare da un paio di notti ma questa volta nessun bel sogno ma solo incubi. Mi sentivo legato, avvolto, senza potere di movimento. Non potevo apire gli occhi e percepivo una coltre opprimente intorno a me. Voci nere che mi condannavano a stare incatenato. Sentivo il freddo del metallo sui polsi esili, sulle caviglie. La schiena sul terreno umido, una mano che premendo sul petto mi schiacciava. Provare ad aprire gli occhi era impossibile, l'immagine che ne scaturiva era offuscata e indefinita, come se fossi immerso nell'acqua.
Mi sentivo soffocare, non riuscivo a sentire l'aria.
E' durato troppo tempo. Tutta la notte, ogni volta che riprendevo sonno, lo stesso incubo.
L'ultima volta sono riuscito a liberarmi. Come quando cala la febbre alta nella notte fredda, la mattina solo la laggerezza di non avere più quella sensazione sulla mia pelle.

lunedì 9 novembre 2009

Choose life



Un bellissimo pezzo di un libro e film che adoro.

Trainspotting - choose life

Choose life. Choose a job. Choose a career. Choose a family. Choose a fucking big television, Choose washing machines, cars, compact disc players, and electrical tin openers. Choose good health, low cholesterol and dental insurance. Choose fixed- interest mortgage repayments. Choose a starter home. Choose your friends. Choose leisure wear and matching luggage. Choose a three piece suite on hire purchase in a range of fucking fabrics. Choose DIY and wondering who you are on a Sunday morning. Choose sitting on that couch watching mind-numbing sprit- crushing game shows, stuffing fucking junk food into your mouth. Choose rotting away at the end of it all, pishing you last in a miserable home, nothing more than an embarrassment to the selfish, fucked-up brats you have spawned to replace yourself. Choose your future. Choose life... But why would I want to do a thing like that?

Bozzetto

Ma prima di uscire vi regalo due bellissimi video di Bruno Bozzetto.
Geniale.



Nutella

Che mondo sarebbe senza nutella?
Spalmata sul pane, o su un biscotto.
mmmmmmmmmmmmmmmmmm.

Sto diventando goloso?
Chissà.

Ora esco e vado in giro nel quartiere
voglio vedere, voglio vedere!

Tieni duro, amico mio!

Tieni duro amico mio. Niente ti ha scalfito nella vita, ma ti ha reso più forte. Tutto ora sembra non andare. E' solo un'altra prova della tua vita. Raccogli le energie, non cedere, tieni il passo costante. E' andata via tua mamma, senza avvisare. Avresti voluto vederla ma beffardamente sei arrivato tardi. Vedere i suoi occhi per l'ultima volta, percepire l'odore latteo dell'infanzia, sentire la sua voce e fissarla nella mente. Forte come l'acciaio non ti sei piegato. E nell'attimo in cui l'ultimo respiro è volato, tuo figlio con azzardata manovra di vita, cercava di complicare le cose. Sul letto d'ospedale lotta strenuamente per se e per chi lo circonda. Seduto vicino a lui stringi la sua mano e accarezzi la fronte.

Non lasciare andare via la tua forza perchè mai come ora ti è utile e necessaria.
Dormi sereno la notte e riposa.

Propositi settimanali

Voglio non perdere la valigia domani quando partirò.
Voglio scrivere in aereo nel vuoto d'aria.
Voglio vagare per Fiumicino tra i negozi e mangiare da mac donald's come un turista.
Voglio dormire in un bellissimo albergo dopo una doccia di un'ora.
Voglio due giorni di freddo torinese da imbaccuccarti fino al naso.
Voglio guardare fuori dal finestrino del treno sulla Torino Milano.
Voglio riabbracciare un grande amico e stringerlo forte forte.
Voglio conoscere la sua metà e la loro casa.
Voglio vagare per Milano con il naso per aria come i vecchi tempi.
Voglio respirare l'odore di campagna che pervade la città più metropolitana d'Italia.
Voglio andare per locali e salutare i vecchi amici.
Voglio vedere nuovi volti.
Voglio sentire le cazzate di Stefano.
Voglio mangiare il Kebab in ticinese e bere il morettone alle colonne.
Voglio vedere le mie case.
Voglio partire sabato mattina (con la valigia), atterrare ad Alghero alle 10 e alle 11 avere un mega milese sotto i denti.
Voglio tornare a casa e dormire tutto il giorno per riposarmi.

Ora però non ho voglia di fare la valigia!



il copyright del format di questo post non mi appartiene. Mi scuso con il leggittimo proprietario per il furto occorso, ma mi piaceva troppo!

Sesso droga e rock 'n roll, in salsa politichese.

Feste e festini, soubrette e aspiranti politici, faccendieri, meteore. Un grande tracollo sociale non ha risparmiato nemmeno la politica, dove ricordo che chi aspira a farla è chiamato candidato, ovvero con previsione di purezza fisica e mentale. Ma lentamente, come in un film dell'orrore, vengono fuori dalle paludi specie rare o contraffatte. Oratori di terza lega e presenzialisti di infima provenienza. Dal circolo delle bocce al banco del parlamento, passando spesso da ben altri banchi dove sopra risiede una scritta di eguaglianza. Peccato che quest'ultimo concetto decada davanti alla potenza di questi mostri lacustri. La legge è uguale per tutti, per alcuni è diversa, per altri non è legge. Via quindi all'anarchia sociale più assurda. Non parliamo di tassi, PIL, manovre o Costituzione come argomenti principi, ma di scandali sessuali, di droga parlamentare, di feste dove tutti sanno ma nessuno parla.
La salsa politichese è penetrata e ha condito tutti gli ambienti e qualcuno di noi ne gode, nel bene o nel male.
Chiudiamoli tutti dentro il parlamento e non facciamoli uscire. Cerchiamo di farli impazzire privandoli di quello su cui si scagliano tutti i giorni. Selezioniamoli naturalmente come in uno dei reality che rappresentano il pensiero della penisola che li vota.
E' aperto il televoto. State sintonizzati.
Chi vince è sano di mente.

O' scarrafò

Grasso, unto, vestiti sporchi.

E puzzi di fave e lardo andate a male con un sottofondo di cacca!

Nessuno è perfetto e nel mio vederlo brutto lui si vede bellissimo.
Tutto ciò è solo tenero.
Ogni scarrafò e bell' a mama soia! (se si scrive così)

Coltelli

Ho la schiena piena di coltelli.
Persone che mi conoscono e non, lanciano di continuo.
Devo avere un bersaglio pitturato dietro.

Ma 5 minuti di cazzi vostri?
Poi quadri il cerchio e ti fai due risate. Io ho quadrato.
E mo so cazzi! Anche se lasciar correre queste cose guardandole dall'alto e con superiorità è un gesto di eleganza e signorilità, ma soprattutto di distacco e intelligenza.
E' un gran signore anche il tempo, ed emette sentenze molto più gravi delle mie.

Buon pranzo
Se ordino carne ora so come tagliarla!

Il viaggio

Pioggia, freddo, buio, lampi, tuoni.
Tutto il viaggio a tergicristallizzare!!

Ma che bel viaggio!
Però guidare quando la notte diventa giorno non ha prezzo.

Velocità parte 2

Anche con piccoli passi si percorrono chilometri.
La velocità non è importante.
Stay foolish, stay hungry, stay cool.

Una panchina di ferro



Le panchine sono posti speciali. Sulla panchina ci si riposa,si cerca di rilassarsi. Seduti su una panchina si guarda il mondo scorrere davanti, le foglie cadere e il vento che le spazza. Sulla panchina si parla, ma anche i silenzi sono importanti. Seduti su una panchina le braccia corrono lungo il corpo, i piedi poggiano saldamente per terra. Sulla panchina ci si scambia regali, si ride e si scherza. Seduti su una panchina devi voltarti per vedere bene chi ti sta di fianco e abbandonare qualsiasi cosa stessi osservando in quel momento. Sulla panchina, seduti, si guarda nella stessa direzione.
Seduti sulla panca si medita e si riflette.
La panchina di ferro seduti da soli rappresenta incertezza. In compagnia rappresenta solidità.

domenica 8 novembre 2009

Calo, tiro, spruzzo

L'unica cosa che mi calo sono i calzoni per cambiarli.
L'unica cosa che tiro è il pallone quando gioco con gli amici.
L'unica cosa che spruzzo è l'acqua sotto la doccia.

sabato 7 novembre 2009

Davanti a me una porta.

venerdì 6 novembre 2009

mah

Oggi non è giornata. Nemmeno il cioccolato fa effetto nonostante sia buonissimo, nemmeno l'abbordaggio di prima mattina.
Ho un senso di nausea, mi sento un pò perso. Non capisco perchè ho questa brutta sensazione sulla pelle.
Sento sapore di sangue nella bocca da qualche giorno, sento la testa rimbombare. Vorrei tornare a casa e stendermi sul letto, meditare con la mia respirazione e liberarmi, buttare fuori le energie negative che mi stanno arrivando.
Nessun male fisico, forse è solo la mia anima che mi sta chiamando. Forse.

Cioccolato

Ho comprato proprio ora una barretta di cioccolato. Classico, al latte, l'ho visto e davvero non ho resistito. Lo sto guastando lentamente tra un cliente e l'altro.

Buono buono buono!!!

La vecchietta

Chiusa nel suo cappotto e avvolta nella sua sciarpa. Si arrampica quasi sulla porta scorrevole nel tentativo di pigiare il bottone verde. Guarda con stupore il vetro che scivola via e si infila incerta in quel tubo nero. L’impatto con l’aria secca le fa storcere il naso, la luce fredda del neon vacillante cambia i suoi occhi. Si siede pazientemente nella seggiola, le mani sopra la borsa usurata dal tempo. Aspetta il suo turno ma l’occhio cade spesso sull’orologio dal cinturino di pelle e dal quadrante chiaro. Quando arriva il suo momento si dirige ciondolante verso il banchetto: -Buongiorno – esclama con una voce da racconti della buonanotte.
Sfila il suo borsello nero dalla borsa, estrae il carnet e ordinatamente compila l’assegno. Con imbarazzo trema per la malattia e si scusa della lentezza dei suoi gesti nell’attimo in cui tutto ciò che le gira intorno è frenetico. Mi guarda da sotto gli occhiali spessi inforcati per il momento e nei suoi occhi posso scorrere tutta la vita che ha vissuto.Attenta, guarda lo sfogliare delle banconote colorate, allunga la mano percorsa da mille autostrade di sangue ormai in vista come su una carta. Ringrazia sentitamente e con un filo di voce mi augura che tutto mi vada bene. Scompare dietro la porta e con il suo ritmo si avvia verso la strada sempre costante nella sua velocità.

Assurdità


Ore 08.05

Sono al bar e con tranquillità bevo il mio caffè, un succo d'arancia, addento un cornetto alla marmellata. Ancora con gli occhiali da sole, un pò di sonnolenza, i pensieri che iniziano a carburare. Di fianco a me una ragazza, anhe lei impegnata nella colazione. Noto che mi guarda, mi sorride e senza pensarci su mi dice "Ma tu sei Francesco della quinta c?".

Mi sveglio quasi di colpo e ancora stordito dalla domanda rispondo che no, non ero io. Lei non finge nemmeno imbarazzo e riprova "ah peccato, vabbè come ti chiami?"

Mi presento, poi cerco di sviare e senza nemmeno pagare, ma con un cenno di intesa del barista, esco e mi dirigo a lavoro.


Abbordato di prima mattina da una liceale con tanto di libri sotto braccio.

Ma dico io, secondo te vado a scuola in abito? Ho l'aspetto di un diciotenne anche se ho fatto la barba un'ora prima?

Nell'assurdità della mia vita questa è veramente fantastica.

Zitti tutti

Ciancimino jr ci mette del pepe e con autorizzazione postuma si permette di riaprire vicende che molti avevano spedito, per comodo o per pigrizia, nel dimenticatoio degli eventi assurdi italiani.
C'è chi lo ascolta e c'è chi non ci sta e alza il tono.
Tutto ciò non accadrebbe se non fossimo governati da una classe politica che da 60 anni ci nasconde anche la nostra stessa età. Il nostro lassismo ha permesso a questi signori di concedersi il lusso di poter agire nel bene dei propri interessi. Ora ci svegliamo e chiediamo giustizia e verità, e non ci rendiamo conto che questo sistema l'abbiamo autorizzato noi stessi.

Zitti tutti quindi se come altre storie finirà per essere una meteora.
Zitti tutti se gli stessi che mandiamo al potere sono i primi a deluderci.
Zitti tutti se abbiamo l'ipocrisia di alzare la testa solo quando ci conviene.

giovedì 5 novembre 2009

Lavoro

Le notizie, gli eventi strani di questi giorni nel mio ufficio mi stanno stufando. Inizio a percepire uno strano fastidio quando inizio a lavorare, un prurito complesso che dal petto mi arriva sul naso e lo fa arricciare. Mi vedo dall'esterno e mi chiedo cosa ci faccio chiuso in quelle 4 mura. Mi chiedo cosa ci faccio in questa città complicata e ostile verso di me. Mi chiedo perchè se mi guardo intorno vedo solo la faccia delle persone che nulla mi dicono, niente mi trasmettono.
La meditazione di stasera al corso di teatro farà il resto. Per ora ascolto mia cugina che mi dice:
"Sei molto bravo, molla la banca e scrivi".

Adesso sono qua e il mio "voglio" ha necessità di mille energie.
Sono pronto a raccoglierle.
Buona serata.

Il senso 2

Non si può dare un senso estremo all'amore e all'amicizia.
Sono valori eterni e non rinviabili, solo da gustare.
Tutto ciò che scaturisce è la constatazione che la vita rappresenta un quadro dai mille colori: solo chi ha la pazienza per osservarlo capirà tutte le sue sfumature.
Come in un museo mi siedo e osservo. Come un vecchio in una piazza guardo tutti voi bellissimi esseri umani non per criticare e sbottare sotto i baffi, ma per imparare.
Conosco e vivo già l'amore e l'amicizia, ma non mi basta.

Camminare

Si cammina sempre a testa alta, in qualsiasi situazione.
Delle volte però, si deve abbassare la testa, guardare per sapere dove si poggiano i piedi.
Così sarà ancora più chiaro il cammino.

Tramezzino

Che buono il tramezzino a metà mattina!

Voglio

Voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio vogliovoglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio

Voglio andare via da qua e tornare a casa.
Dove c'è la mia vita.

Calze

Ho le calze a righe colorate.
Finalmente.

Ho passato anni ripromettendomi di comprarle.

Sogni

Voglio indietro i miei sogni.
Tutti.

mercoledì 4 novembre 2009

Moleskin

Ho un pò di Moleskin in casa. Ne ho una particolare. E' vecchia, rovinata, di piccola taglia, l'ho comprata molti anni fa a Milano. Sono legato in maniera particolare a lei. Dentro c'è una parte della mia vita. Una parte strana che qualche volta ricordo. Con una scrittura fitta, da scribacchino, riportavo tutto ciò che mi filava per la testa, tutti i miei sogni e desideri, le delusioni e le vittorie. Non era un diario ma bensì una trasposizione della mia mente messa nero su bianco.
E' da una vita che non la apro, ho quasi paura. Forse non riuscirei nemmeno a leggere una pagina.
Ho un'altra Moleskin ora. Quando l'ho vista la mia mano non ha esitato. E' di taglia grande, le pagine bianche e pulite, senza righe. Come per l'altra riporto i miei pensieri, le mie poesie e racconti. Ora la scrittura e chiara e distesa, leggibile. Qualche volta d'impeto scrivo con frenesia ma rileggendo le parole sono riconoscibili, sono loro.
Una piccola e disordinata, una grande e ordinata.
Si cambia anche nelle piccole cose. E quando ci si rende conto si può solo sorridere.

Energy writing

2/11/09 Cagliari - Fiumicino

Tutto traballa, sembra contorcersi. Pensi di essere a un passo da una voragine, senti il vuoto enorme che si crea e apre sotto i piedi. L'aria scorre veloce, le nubi si aprono, la luna guarda come tutte le sere lo stesso spettacolo di luci.
Stomaco vuoto, testa compressa, la mano scrive veloce su un pezzo di carta per fissare i pensieri. Il tratto indeciso, le righe storte e senza fine. Vorrei vivere questa sensazione in eterno. Nell'immenso del cielo ritrovo la purezza. L'aria chiara, gelida e secca condisce l'atmosfera. Non vedo chi mi circonda, non sento più i rumori. Chiuso nei miei occhi scrivo, ascolto il cuore e la mente. Mossa da un movimento che non mi appartiene, la testa si scuote e in questa danza senza ritmo preciso tutto ciò che ho dentro si scaraventa fuori.
Bello, brutto, profondo, leggero, pesante, sensato e senza senso, completo e mancante. Come un pescatore davanti alla rete ricca di vita, affondo le miei mani e con gioia osservo le mie idee farsi reali.
Duole la mano; i tendini sottili soffrono, hanno seguito fedeli la velocità del matto pensiero e ora sono stanchi. Si distendono e si riposano mentre chiudo il foglio colmo di inchiostro; riprendo coscienza, vedo i volti di chi mi siede vicino, sento il rumore del vuoto, l'odore di moquette verde.
Guardo fuori, la luce velata e distante riflessa sulla luna mi riempie di bianco. Sotto di me Roma.

Sogno e realtà

Ho fatto un sogno.

Sono su un tipico taxi londinese, seduto sul sedile del passeggero. La Regina Elisabetta, di fianco a me, guida vestita di tutto punto con tanto di corona reale sul capo.
Sul sedile posteriore Elton John suona una canzone.

Si sto davvero perdendo la testa.
Non si possono fare sogni così. Ora mi domando che senso abbia un sogno del genere. Che significato nasconde e cosa ci dovrei vedere. Prima di tutto non sono capace nell'interpretazione dei sogni; dopo di che, ho già difficoltà a interpretare la mia realtà. Dopo alcuni giorni neri, conditi da sprazzi di serenità, mi chiedo se anche gli altri si interrogano nel mio stesso modo. Sono complicato lo so, strano e stravagante, forse un pò troppo. Ho dei momenti in cui la frase "seghe mentali" non rende abbastanza l'idea di quello che succede nei miei pensieri. Mi meraviglio della complessità di ciò che realizzo con la mente, le mille soluzioni che cerco, provando a conoscere me stesso. Gli altri, beh, un pò li conosco. Ricalcano schemi e pensieri classici. I dubbi che si pongono riguardano un paio di scarpe, cosa dire in un preciso momento, dove uscire nel week end. Ora, non ho la presuntuosa pretesa di essere l'unico a vederla in un certo modo. Di certo non sono un barboso seduto su uno scranno a occupare tutta la giornata nel filosofeggiare. Però ritengo e credo fermamente che l'intelligenza e la propria coscienza si ritrovino nelle domande che ci poniamo, nei dubbi che viviamo e nell'affrontare le varie situazioni.
Ho sempre cercato di vivere nella mia spontaneità, senza il compromesso di dover introdurmi in un personaggio non mio. Mi ci sono ritrovato ma quel vestito mi stava 2 taglie più piccolo. Mi riprometto ogni giorno di fare quello che sento e voglio fare. Guardo avanti a testa alta senza paura, e le paure che nascono sono solo i segnali che il mio essere mi propone. Voglio affrontare le cose, viverle, gustarle. Accendere tutti i sensi, sentire l'energia scorrere, attraversare la mia vita e tutto ciò che ci trovo con il sorriso. Le lacrime non si negano mai; naturali sgorgano dal mio corpo.
Io ci sono, esisto, e voglio essere sempre!

Vorrei

Vorrei essere lontano da tutti e da tutto, da solo seduto a guardare il mare, e lasciar andare via tutti i pensieri.
Con la mente libera respirare e sentire me stesso.

Ritrovata!

Finalmente la mia valigia, le mie cose.
Che bello!
Dopo due giorni con le scatole girate...finalmente.
Speriamo che la sfiga totale sia passata. Perchè la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo!


martedì 3 novembre 2009

Sonnambulo

Troppo nervoso, troppo incazzato e troppo infreddolito.
Non riesco a dormire. Vorrei parlare, chiamare qualcuno, mandare sms, uscire. Ma è tardi.
Scrivo.
Di notte è più bello.

Pensieri

Nel viaggio ho scritto tanto. Domani pubblicherò qualcosa. Come i vecchi tempi, carta e penna.

Solo un assaggio di riflessioni.

"Dio ha donato se stesso a tutti i credenti.
L'universo, a tutti gli altri esseri umani, ha donato se stessi"

lunedi di merda

Arrivo ora in albergo a Torino dopo una giornata di merda. A lavoro di merda, notizie di merda dal lavoro, mi sento di merda!
Esco dall'ufficio e di corsa faccio i bagagli. Sbaglio nel chiudere la zip e straccio una maglietta. Cerco di chiudere la porta e non si chiude. Di corsa verso Elmas con un traffico boia. Il cellulare che non prende per 5 ore, la patente dimenticata, le sigarette finite.
Bevo un caffè e mi sporco. Parto per Roma e faccio un viaggio seduto tra 2 suore con un temporale e un viaggio da paura(io che non temo l'aereo). Arrivo a Fiumicino e scopro che su Torino c'è sciopero. Ritardo dell'aereo, partenza e arrivo a MALPENSA!! Aspetto il bagaglio e non arriva. Perso. Ma come si fa a perdere una valigia? Partenza in autobus per Torino, veniamo scaricati all'aereoporto, Ufficio lost and found chiuso.
Arrivo in hotel e la chiave elettronica non funziona.
Adesso dormo e speriamo che il martedì sia migliore.

Giornata di merda con un solo ma piacevole raggio di sole.
Notte

lunedì 2 novembre 2009

Leaving, thinking, living

flight az5491 Cagliari - Rome transit toTurin is bording now.

welcome aboard!
please remain seated during the flight.
we hope you have a good flight.
please remain seated until the seatbelt sign has been turned off.
see you next flight.

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I'm fed up with this, always moving all around, no place to stay.
I'm living with my bag, always with me. I want to stop but nobody can stop me. Looking to somewhere else, with my mind. And if there's a place for me, i'm sure i will find it.
I hope, I wish. Should I?
My mind is banging, my body wants to fall, cracking all the rules.
Sleeping and dreaming.

Leaving, thinking, living.

Il destino, il fato

Il destino, il fato,
è qualcosa di così tremendamente superiore a noi
che ci trapassa e che tutto trascende.
L’influsso delle stelle sulla vita degli uomini è enorme.
È piacevole pensare che gli astri ci governino,
affidarsi agli astri mi fa sentire più leggera
e davanti al loro Mistero
l’uomo non può che rimanere senza parole.

Alda Merini

Riposa ora


Un saluto.
Hai creduto nel tuo talento, hai creduto nella tua vita. Fino in fondo e senza compromessi.
Stima. Profonda stima.
Riposa la tua mente fervida e piena di vita.

Questione di culo

Si nasce vicino al culo, e il primo colpo per piangere lo si prende sul culo: ciaff. Ci si siede sul culo, molte volte si viene presi per il culo o ci rompono il culo. Altre volte si fa il culo al prossimo, ci si fa il culo nella vita. Si ha culo e molte volte non si ha culo; culo bello culo grande. Si viene mandati a fare in culo e qualche volta si manda a fare in culo. Si impazzisce per un culo. Delle volte fa male il culo, qualcuno da via il culo, rode il culo, brucia culo, calcio in culo. Alla fine si muore e si viene sepolti in un buco di culo, ma se si ha culo no.

Questione di culo.

Lunedì

Sarà la festa dei morti, ma qua si sono svegliati tutti!!