lunedì 5 luglio 2010

Martirio

Italiani, popolo dal cuore tenero. Abbiamo riabilitato Bettino e Mussolini, ci affidiamo sempre più a una classe politica di cialtroni che però ci fanno tenerezza, infine pensiamo che il "povero" Brancher sia un martire spedito davanti alla corte.
No, per favore, non caschiamoci un'altra volta. Il dimissionario compie soltanto il suo dovere di cittadino (ahimè) italiano e si presenta davanti ai giudici come qualsiasi altro italico dovrebbe fare.
Triste sentire Berlusconi dire che l'atto è saggio e giusto, ma soltanto perchè evita le polemiche sul suo già fragile esecutivo. Se la considerazione fosse onesta e fondata, anche lui come Brancher dovrebbe rinunciare a immunità e ciarlatanerie varie. Peccato che la premessa ipotetica sia una fallacia e il sempre caro Silvio della madunnina sacrifica uno dei suoi per fregiarsi del titolo di liberale-democratico.
Sempre perchè è facile fare il frocio col culo degli altri.

venerdì 2 luglio 2010

Volevo farmi una ciulatina...

Berlusconi all'altro mondo: non è una notizia falsa e tendenziosa che vede il decesso del premier (qualcuno, fosse così, stapperebbe la più preziosa delle sue bottiglie). L'altro mondo inteso come quel sud America che tanto simile e diverso appare rispetto alla cupola Boreale. Cambiano le latitudini, il clima e le razze, ma non quella cara e vecchia abitudine dell'Arcoriano di cadere in battute di pessimo gusto, festini passati per incontri istituzionali, proclami dal pulpito che appaiono strillate dal balcone di una lavandaia romana.
Contenuti a parte, che poco o niente contengono, Berlusconi continua a tenere lieve il livello, schiva di continuo protocollo ed etichetta non per anticonformismo ma per idiozia. Qualsiasi palcoscenico è buono e tutti i giorni va in onda il suo "sciò" ; nel paese dove l'opinione della televisione conta un buon 80%, chi appare di continuo può assumere i connotati del profeta.
Berlusconi ha assunto questo ruolo e continua a diffondere la sua parola, la sua menzogna senza vergogna, anzi puntando il suo dito accusatore verso chi cerca di contrapporsi.
Intanto lui, leggero, libero e felice come una farfalla che svolazza in un mondo senza problemi, visto che in Italia tutti lo trattano male si reca in visita in Brasile, giusto per tenere vivo il suo spirito e apostrofa una gentile cameriera con una frase che sintetizza totalmente la politica Italiana del momento: "Volevo farmi una ciulatina...".

Grazie Silvio perchè in fondo sei andato nell'altro mondo per noi, nel trans - stato per tenere alto l'onore italiano visto che loro vengono qua da noi per sputtanarci con feste di gusto riprovevole, ricatti, droghe e bugie.
Grazie Silvio, adesso si che ti sei meritato la tua ciulatina.