mercoledì 19 marzo 2008
Problemi e soluzioni
Aggiornamenti dal fronte al più presto.
Saluti
martedì 4 marzo 2008
L'Itaglia raglia
9 luglio 2006. Zidane abbatte Materazzi con una sonora testata. Febbraio 2008. Il filosofo Maggiori commenta su "Liberation": l'Italia si ritroverà con Berlusconi vincitore e un governo da belle equipe che vanta membri coinvolti in affari di concussione, falso in bilancio, conflitti d’interessi, concorso in associazione mafiosa, prevaricazione, fuga di capitali, etc. Nelle sue file l'ex fascista Fini, eterno pretendente; la Lega, spaventosi, allucinati, impresentabili, quasi mai usciti dal paese di Tintin che chiamano Padania; Berlusconi, un barzellettiere seduttore di starlette e ambasciatore di un'Italia flolkloristica, divenuta un paese che non crede più a niente.
La testata nella notte mondiale diventa una leggera brezza in confronto al tornado d’accuse mosse dal noto italianista. Mi chiedo se siamo davvero così raglianti visti dall'esterno. I francesi poi non risparmiano la minima accusa ai loro cugini. E il resto dell'Europa?
Luglio 2003. Berlusconi insulta il tedesco Schulz proponendolo per il ruolo di kapò in un film sui campi di concentramento. E' la nota giusta per iniziare un attacco teutonico verso signor Mediaset. I giornali tedeschi, infatti, non prendono bene questo outing.
Spagna e Regno Unito non hanno mai digerito l'accumulo di potere mediatico e politico fornito a Berlusconi. Hanno direttamente accusato di "estremo conflitto d’interessi" l'allora Presidente del Consiglio, avanzando dubbi sul possibile apporto economico e politico nel processo comunitario ed extraeuropeo.
In Cina c'è ancora indignazione per la pessima battuta sui bambini bolliti e usati come concime. Pechino, che in ogni caso ha etichettato l'episodio come spiacevole e poco tollerabile, ha richiamato il suo ambasciatore in Italia. Nessuna risposta da parte dell'enturage di Berlusconi, ma soltanto una banale ritrattazione delle sue parole.
Il mondo arabo ha varie volte espresso il suo dissenso verso un certo tipo di polita berlusconiana. Le dichiarazioni sull'inferiorità della cultura islamica rispetto a quella occidentale hanno scatenato un'alternanza di polemiche. Come in molti casi, Berlusconi si è appellato al fatto interpretativo giornalistico, in altre parole la devianza d’informazione presente in Italia.
Anche il mondo ebraico ha vissuto momenti di conflitto con Berlusconi. L'affermazione secondo cui Mussolini non avrebbe ucciso nessuno ma anzi avrebbe soltanto spedito la gente a fare una vacanza al confino, ha innescato l'ira di Elio Toaff, massima figura ebraica in Italia.
Un elenco infinito di gaffes, errori marchiani, scandali. E l'Italia che fa?. La contrapposizione polista che ormai si è affermata nel nostro paese consente di creare l'alternanza politica che ormai ci contraddistingue ovunque. In questa altalena si è inserito abilmente Berlusconi, lasciando poco spazio ad alleati e subalterni. Il buco socialista e democristiano è stato colmato da un movimento che di politico ha poco. Occupazione, taglio fiscale, pensioni. Il programma generalista ha offuscato le vere manovre sociali tese alla libertà, invocando questa parola erroneamente e in maniera fuorviante. L'associazione mediatica ha poi fatto il resto, regalando una soglia percentuale inaspettata e quindi il potere. Ma perchè così in alto?.
Tangentopoli e mani pulite hanno provato a spazzare la corruzione pubblica egli anni 80. I giochi finanziari e capitalistici hanno dato una serenità fasulla al paese, per poi scomparire nella tragica decade del 90', fatta di scandali e povertà incalzante. Accecati dal riscatto sociale ed economico, le classi prima legate a una sinistra veramente sociale e battagliera, hanno voltato le spalle allo spazio rosso in nome della bassa tutela. I sogni e i progetti campati per aria come le promesse elettorali hanno riversato sulla Casa delle libertà e su Berlusconi l'interessa di una fetta del paese pronta a credere in quelle parole. Il basso pensiero politico delle ultime generazioni legato all'ignoranza e la disattenzione per quel che succede in Italia hanno completato il tutto. Ci ritroviamo circondati da sognatori poco realisti, fomentati verso la lotta al finto comunismo, aizzati in maniera subdola a combattere un certo tipo di politica. L'itaglia che raglia, grida e copre la voce di chi veramente esprime il giusto pensiero, ha occupato il posto prepotentemente. La ricerca della realizzazione sociale impediscono di vedere oltre e arrivare a pensare politicamente per migliorare lo Stato. Lo Stato stesso, retto da vecchie classi amministrative e politiche, non può dare né garanzia attuativa di risanamento, né tanto meno acquistare fiducia da un popolo ormai disinteressato. Raglianti e confusi aspettiamo che ci riportino nella stalla.
lunedì 3 marzo 2008
Il lavoro è lavoro
Tiriamo le somme. Faccio un lavoro dove sto a contatto con tantissime persone. Dinamico e divertente, sicuramente affascinante. Bevo, mi diverto, ballo, sorrido e scherzo. Ma il lavoro è sempre lavoro.
Ecco infatti le mie fatiche!!!grazie Marylù per l'ennesima regia.
mercoledì 27 febbraio 2008
Madre strage, sorellastra Italia
Lavoro
Che casino di serata!!!
giovedì 21 febbraio 2008
Infelicità
Basta, sono circondato da persone che non riescono mai ad apprezzare niente di quello che hanno. Mi sono rotto delle persone sempre infelici. E' uno stato assolutamente concepibile, ma non può essere perenne.
e che palle!!!!
Adios Fidel
Ernesto è calmo. Guarda il suo orologio di fabbricazione russa e fissa in lontananza i palazzi della periferia dell'Havana. Cerca gli occhi dei suoi compagni, la stanchezza che con prepotenza indurisce i muscoli. Fidel arriva di corsa con Raul. I tre in silenzio sorridono e al grido "Vamos" avanzano senza paura verso la città. Domani sarà loro, sarà del popolo. Domani le strade e le mura si riempiranno dell'urlo "VIVA CUBA LIBRE".
Anni di onnipotenza, momenti di debolezza. Il sogno cubano, tramutato in ideale da un argentino figlio del sud america globale, svanito nella giungla boliviana. Un lider amato dal suo popolo e poi quasi ripudiato dalla massa navigante verso le coste del demone a stelle e strisce. Cuba è sempre là. Le Cadillac ormai prive di smalto e i palazzi segno di un fasto passato, fatto di stelle hollywoodiane e gangsters italoamericani, rappresentano il presente dell'isola della libertà. La libertà non c'è mai stata, deviata in regime dal lurido gioco di potere. I campi e le loro colture devastati da un terreno povero, mai rigenerato dalla mai applicata politica agraria di Guevara. Guerra fredda e movimenti da regime, tensione e finta ostentazione, povertà radicata e villaggi vacanze all-inclusive. Oggi Fidel abdica, dietro il fratello e la classe militare pronta a continuare il sogno infranto. E' tempo di cambiare e accantonare il romanticismo. E' arrivato il momento di dare dignità a un popolo condannato all'embargo per delle colpe non proprie. Voglio davvero vedere Cuba libre.
mercoledì 20 febbraio 2008
WRC 2008 - Sweden Rally
Quando lo si vedeva correre in Italia, in molti hanno storto il naso. Il solito finlandese veloce ma non con la stoffa giusta per sfondare. Speranza del Motoring, certezza della Ford. Cosi il giovane Jari-Matti Latvala, 22 anni e viso da adolescente, batte la concorrenza di Loeb e co. e batte le malelingue. Batte anche il record di Toivonen, diventando il più giovane pilota a conquistare il gradino più alto del podio in una gara del WRC. Al palo il francese che capotta e butta via punti importanti per il campionato, regalando a Hirvonen, secondo al traguardo, il vantaggio nella speciale classifica riservata ai drivers. Terzo e sempre più convincente Gigi Galli. Anche lui ricaccia in gola a molti le parole di sfiducia verso la sua guida, dimostrando di saper andare veloce e regolare, senza rischio, regolando anche uno specialista come Henning Solberg, sul podio virtuale per lungo tempo e poi schiacciato dalla tensione. Petter invece continua a incamerare punti in attesa dell'arma totale Subaru. Non brilla e il suo letargo sembra allungarsi sempre di più. Infine sorprendente il quinto posto del giovane Mikkelsen. Spesso falloso in passato, ha tenuto un buon ritmo e ha incamerato ottimi punti.
Il campionato vede così Hirvonen primo inseguito da Loeb e Latvala, Galli e P. Solberg. Prossimo week end di speciali in Messico. Dopo due rally e due vincitori, una classifica piloti raccolta, la speranza è vedere ancora lotta nelle posizioni alte. Il lento sonnecchiare degli ultimi anni, svegliato solo dalla lotta della passata stagione tra Loeb e Gronholm, potrebbe essere svegliato dai giovani dell'ovale blu, che non vedono l'ora di detronizzare l'alsaziano, con l'aiuto di Galli e della nuova Subaru nella seconda parte di stagione.
lunedì 18 febbraio 2008
mercoledì 13 febbraio 2008
martedì 12 febbraio 2008
It's all about the money
lunedì 11 febbraio 2008
Evoluzioni Carnevalesche part 2
Vi mostro anche il costume di quest'anno, naturalmente realizzato interamente dalle mie manine..Fine serata, alcool a go-go, la pittura era già un pò sciolta. Notare la testa, fantastica, e il pezzettone di merda che ho realizzato in cartapesta. Il colore è un autunnale marron ramato.
sabato 9 febbraio 2008
La prima vittoria
Come di solito si afferma, speriamo sia la prima di una lunga serie.
venerdì 8 febbraio 2008
Pillole
mercoledì 30 gennaio 2008
Evoluzioni Carnevalesche
2005 - Ballerine brasiliane
(sto cercando la foto, la posto stasera)
2007 - 2 deficienti
WRC 2008 - Rally Monte Carlo
La stagione dei diritti
giovedì 24 gennaio 2008
C'è grossa crisi
Quesito
martedì 22 gennaio 2008
Scelte
Ieri ho fatto una scelta. Non ho mai abbandonato la mia nave, anche se in questo caso somigliava drasticamente a una carretta del mare. Sono sempre rimasto fermo vivendo situazioni ben più difficili e complicate. Purtroppo non ho retto. Le scelte sono anche questo, perfino tornare sui propri passi. L'ho fatto, sono andato via dalla MIA squadra, l'ennesima della mia lunga carriera. Non sono scappato, ma ho lasciato la mano dei miei compagni che mai come in questo momento hanno bisogno di me. Sono andato via, trascinato dai miei problemi e dalla mia vita extra cestistica, convinto che questa scelta mi riporti a fissare i miei reali obiettivi.
Scelte. Amo e adoro scegliere, convinto che il dolore è solo uno stato passeggero. Scelte. Convinto sempre di più di scegliere come andare avanti. Scelte. Convinto che senza di loro sarei un nessuno pirandelliano.
Scelte.