mercoledì 4 novembre 2009

Sogno e realtà

Ho fatto un sogno.

Sono su un tipico taxi londinese, seduto sul sedile del passeggero. La Regina Elisabetta, di fianco a me, guida vestita di tutto punto con tanto di corona reale sul capo.
Sul sedile posteriore Elton John suona una canzone.

Si sto davvero perdendo la testa.
Non si possono fare sogni così. Ora mi domando che senso abbia un sogno del genere. Che significato nasconde e cosa ci dovrei vedere. Prima di tutto non sono capace nell'interpretazione dei sogni; dopo di che, ho già difficoltà a interpretare la mia realtà. Dopo alcuni giorni neri, conditi da sprazzi di serenità, mi chiedo se anche gli altri si interrogano nel mio stesso modo. Sono complicato lo so, strano e stravagante, forse un pò troppo. Ho dei momenti in cui la frase "seghe mentali" non rende abbastanza l'idea di quello che succede nei miei pensieri. Mi meraviglio della complessità di ciò che realizzo con la mente, le mille soluzioni che cerco, provando a conoscere me stesso. Gli altri, beh, un pò li conosco. Ricalcano schemi e pensieri classici. I dubbi che si pongono riguardano un paio di scarpe, cosa dire in un preciso momento, dove uscire nel week end. Ora, non ho la presuntuosa pretesa di essere l'unico a vederla in un certo modo. Di certo non sono un barboso seduto su uno scranno a occupare tutta la giornata nel filosofeggiare. Però ritengo e credo fermamente che l'intelligenza e la propria coscienza si ritrovino nelle domande che ci poniamo, nei dubbi che viviamo e nell'affrontare le varie situazioni.
Ho sempre cercato di vivere nella mia spontaneità, senza il compromesso di dover introdurmi in un personaggio non mio. Mi ci sono ritrovato ma quel vestito mi stava 2 taglie più piccolo. Mi riprometto ogni giorno di fare quello che sento e voglio fare. Guardo avanti a testa alta senza paura, e le paure che nascono sono solo i segnali che il mio essere mi propone. Voglio affrontare le cose, viverle, gustarle. Accendere tutti i sensi, sentire l'energia scorrere, attraversare la mia vita e tutto ciò che ci trovo con il sorriso. Le lacrime non si negano mai; naturali sgorgano dal mio corpo.
Io ci sono, esisto, e voglio essere sempre!

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