lunedì 5 luglio 2010

Martirio

Italiani, popolo dal cuore tenero. Abbiamo riabilitato Bettino e Mussolini, ci affidiamo sempre più a una classe politica di cialtroni che però ci fanno tenerezza, infine pensiamo che il "povero" Brancher sia un martire spedito davanti alla corte.
No, per favore, non caschiamoci un'altra volta. Il dimissionario compie soltanto il suo dovere di cittadino (ahimè) italiano e si presenta davanti ai giudici come qualsiasi altro italico dovrebbe fare.
Triste sentire Berlusconi dire che l'atto è saggio e giusto, ma soltanto perchè evita le polemiche sul suo già fragile esecutivo. Se la considerazione fosse onesta e fondata, anche lui come Brancher dovrebbe rinunciare a immunità e ciarlatanerie varie. Peccato che la premessa ipotetica sia una fallacia e il sempre caro Silvio della madunnina sacrifica uno dei suoi per fregiarsi del titolo di liberale-democratico.
Sempre perchè è facile fare il frocio col culo degli altri.

1 commento:

Superataru ha detto...

Siamo maestri di revisionismo in Italia. Memoria corta assai, quasi sempre.
E' vero a destra, come hai detto, al centro, come hai detto, ma anche a sinistra, dove ancora Lenin e Stalin sono considerati degli esempi.

Per fortuna qualcuno s'è scusato per la Primavera di Praga.

Ciao.