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martedì 24 novembre 2009

La fredda casa.

Un bacio, una carezza, uno sguardo, un respiro.
Chiudo gli occhi e vedo tutto questo, nitidamente come se lo stessi vivendo.
Avvicino le mani al mio volto e ancora il sentore di un profumo lontano mi sale forte nelle narici. Il movimento dei capelli, il piegarsi onesto del labbro, la dolce delicatezza della guancia vestita di rosa.
Ondeggio leggermente come cullato da questi pensieri e mi abbandono sul letto gelido. Le braccia aperte e gli occhi ancora chiusi.
Nel freddo della casa cerco il tuo respiro caldo. Lento mi avvio al sonno. Dormirò e sognerò come tutte le notti e avrò te vicino anche se il tuo corpo riposa lontano dal mio.

giovedì 12 novembre 2009

Lateral dreaming

Il periodo di digiuno dalle fantasie mentali notturne è cessato da qualche tempo. Ora le mie notti sono nuovamente colme e ricche di milioni di immagini. Mi sveglio la mattina e ancora non riesco bene a ricordarmi quello che ho visto con gli occhi chiusi. Mi sforzo un pò e cerco di riagganciare tramite le sensazioni le scene. Delle volte mi sveglio nel mezzo del buio stravolto da quello che vedo. Comunque sia, vedo e sento, percepisco pure.
Sogni brutti e belli, sogni banali e alcuni con significato. Provo sempre a capire il significato, lo chiedo a me stesso, lo chiedo ad altre persone. Accetto ciò che sento io e mi viene detto nel bene e nel male.
Sogni sul passato, sogni odierni, sogni futuri. In tutto questo mi muovo lungo una linea retta e nel mentre lascio indietro i vecchi sogni, accolgo i nuovi e raggiungo quelli che stanno un pò più in la.
Sognare è un attività particolarissima di cui non mi voglio privare. Sognare a occhi aperti è illusorio, il nostro cervello si attiva e costruisce una fintà realtà. Il sogno è puro, è la nostra libera mente che ci parla e sta a noi stare a sentirla e ascoltarla.
Sogni, se non ci fossero bisognerebbe inventarli.

martedì 10 novembre 2009

Dazed and confused

Ho dormito male. Ho interroto il sonno una marea di volte. Ho ripreso a sognare da un paio di notti ma questa volta nessun bel sogno ma solo incubi. Mi sentivo legato, avvolto, senza potere di movimento. Non potevo apire gli occhi e percepivo una coltre opprimente intorno a me. Voci nere che mi condannavano a stare incatenato. Sentivo il freddo del metallo sui polsi esili, sulle caviglie. La schiena sul terreno umido, una mano che premendo sul petto mi schiacciava. Provare ad aprire gli occhi era impossibile, l'immagine che ne scaturiva era offuscata e indefinita, come se fossi immerso nell'acqua.
Mi sentivo soffocare, non riuscivo a sentire l'aria.
E' durato troppo tempo. Tutta la notte, ogni volta che riprendevo sonno, lo stesso incubo.
L'ultima volta sono riuscito a liberarmi. Come quando cala la febbre alta nella notte fredda, la mattina solo la laggerezza di non avere più quella sensazione sulla mia pelle.