mercoledì 2 dicembre 2009

Fermo (o quasi), Vuoto (a rendere)

Fermo immobile, davanti alla tastiera. Non so cosa scrivere, cerco di scavare nel cervello ma non trovo niente oggi. Sono proprio entrato nel silenzio. Ho voluto mettermi qua davanti per vedere se fosse solo una mia fisima o se davvero la pausa è in corso. C'è,è presente e questo è un segnale. Ho aperto la moleskin e solo qualche goccia di inchiostro è venuta fuori dalla penna.
Accetto questo stato perchè è un fermo necessario. Ho riversato tanto su queste pagine, su quelle della mia agenda: fermo la macchina e scendo un secondo per controllare la pressione delle gomme.
Sento però in lontananza un leggero nascere. Come se percepissi una mandria distante che corre verso di me, inizio a vibrare piano piano prima del frastuono generale. Con la lingua ripasso le labbra immaginando la sensazione di gusto estremo che avrò nel ritrovare idee e pensieri. Ora, come nel miglior stile, riposo sul mio letto al caldo quasi accucciato. Prendo tanti fili, li raccolgo e li metto da parte, pronto per iniziare a intrecciare nuovamente storie e racconti, sentimenti e riflessioni.
Alla fine qualcosa ho scritto in questo post perchè anche nei vuoti a rendere rimane sempre un fondino nel viaggio di ritorno verso la fabbrica.

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