giovedì 29 ottobre 2009

Il senso

ore 12.02...
Mi chiedo il senso di tante cose. Non sono le solite riflessioni sull'esistenza, fini a se stesse e senza sbocco. Le mie domande riguardano me e quello che mi circonda e mi orbita intorno.
Il senso dell'amicizia. C'è chi abusa di questa parola. "Il mio grande amico X", "Oh guarda quella è la mia migliore amica", "Io senza amici non posso vivere". Ne sento di tutti i colori e forme e mi domando cosa sia davvero l'amicizia. L'essere umano, animale sociale per eccellenza anche nella sua solitudine, cerca relazioni, cerca di poggiarsi sempre a qualcuno che dia forza, coraggio, una spalla su cui piangere, una risata. Tutte queste cose noi le abbiamo già, sono dentro di noi e fanno parte della nostra vita. Siamo giudici e accusatori di noi stessi, ci carichiamo autonomamente con le nostre convinzioni, piangiamo dentro e da soli come sfogo. Allora se queste cose già ci appartengono, cosa vogliamo da un amico?. Forse è solo la ricerca dello stare bene, della confidenza, del poter dire certe cose e non solo pensarle. Più la persona vicino accoglie tutto ciò, più noi, con fiducia, riponiamo in essa i nostri segreti. Stessa linea, stessa strada: l'amico va sempre nella tua direzione, qualche volta deve, per ruolo, ribattere a qualcosa che affermi. Ma la vita dell'amico è fatta per assecondare quasi sempre il volere e il pensiero dell'altra persona, come se cercasse di sintonizzarsi sulla stessa frequenza, molte volte forzando se stesso. Lo scopo?. Classico: tutti vogliamo piacere al prossimo, qualsiasi fine si possa avere.
Il senso dell'amore. Poche righe, troppi autori classici e moderni hanno descritto con parole migliori questo stato d'animo. L'amore non è un sentimento. L'amore è l'unione di tanti fattori.
Prendo in considerazione il più importante: il Rispetto. Come per la parola amicizia, tutti abusiamo della parola rispetto. Lo pretendiamo, lo cerchiamo, facciamo di tutto perchè gli altri ci rispettino. Nell'amore è fondamentale. Senza il rispetto l'amore muore, anche se ci sono altre componenti forti che entrano in gioco. Ma il rispetto, questa cosa così agognata e che nessuno ben sa definire, è unico, va conservato e mantenuto con cura. Il rispetto si può perdere, ma si può anche riconquistare, lo si può negare ma anche concederlo. Ne ho fatto oggetto di riflessione. Non mi interessa avere il rispetto delle masse, mi interessa il rispetto delle persone che ho intorno o che vorrei avere. Io rispetterò tutti e me stesso per primo. Solo guardandosi allo specchio si può rivolgere ciò che si prova alle altre persone. E' la prima mossa per rispettare se stessi e il prossimo.
p.s. amicizia e amore vanno oltre queste considerazioni.
Quelli che gli altri definiscono amici io li chiamo fratelli; il resto della ciurma sono solo conoscenze.
Per l'amore rimandiamo a data da destinarsi.

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