mercoledì 4 novembre 2009

Moleskin

Ho un pò di Moleskin in casa. Ne ho una particolare. E' vecchia, rovinata, di piccola taglia, l'ho comprata molti anni fa a Milano. Sono legato in maniera particolare a lei. Dentro c'è una parte della mia vita. Una parte strana che qualche volta ricordo. Con una scrittura fitta, da scribacchino, riportavo tutto ciò che mi filava per la testa, tutti i miei sogni e desideri, le delusioni e le vittorie. Non era un diario ma bensì una trasposizione della mia mente messa nero su bianco.
E' da una vita che non la apro, ho quasi paura. Forse non riuscirei nemmeno a leggere una pagina.
Ho un'altra Moleskin ora. Quando l'ho vista la mia mano non ha esitato. E' di taglia grande, le pagine bianche e pulite, senza righe. Come per l'altra riporto i miei pensieri, le mie poesie e racconti. Ora la scrittura e chiara e distesa, leggibile. Qualche volta d'impeto scrivo con frenesia ma rileggendo le parole sono riconoscibili, sono loro.
Una piccola e disordinata, una grande e ordinata.
Si cambia anche nelle piccole cose. E quando ci si rende conto si può solo sorridere.

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