mercoledì 11 novembre 2009

Raccolgo idee.

Raccolgo idee. Non è una frase buttata a caso, è quello che faccio tutto il giorno e tutta la notte.
Fumo una sigaretta sul letto dell'hotel, freddo come quello di una prostituta. Poggio i piedi sul muro, il braccio sinistro dietro la nuca. Sbuffo lentamente il fumo e riassaporo il piacere di una lenta sigaretta. Senza stress, senza ansia, aspiro dolcemente e guardo il soffitto. Raccolgo idee anche in quel momento. Non riesco a essere vuoto a perdere. Stimolato, produco senza freni pensieri e immagini, qualche volta diventano scrittura, altre volte azioni. Spesso rimangono ancorate alla membrana del mio cervello e non se ne vogliono staccare come un bimbo dal seno materno. Si stagliano e aspettano solo il momento giusto per venire fuori e finalmente esprimersi.
Idee. Pazze, furiose, incoscienti, sagge, dovute, geniali.
Senza idee non si vive. Chi non ha idee vivrà di quelle degli altri ma non gli apparterranno mai, rimanendo così ai margini della vita. Non servono grandi idee per vivere, ma solo quelle che ci appartengono, che sentiamo dentro la nostra dimensione. Ma solo chi troverà la propria dimensione allora troverà le proprie idee.

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