lunedì 30 novembre 2009

Shhhhh, enjoy the silence.

Mi gusto il silenzio della mia camera. Sento solo il battere veloce dei tasti, il mio respiro e la pioggia che fuori ha deciso di occupare liberamente l'aria. La coperta che mi scalda mormora quando si muove e sembra scontenta di abbandonare quel caldo equilibrio che si era innescato.
Silenzio. Anche io rispetto il silenzio un pò falso che cerco di ascoltare dentro le mura spesse. Non parlo, quasi cerco di respirare piano e controllare il soffio dell'aria. Ho paura quasi a muovermi sul letto se non altro per le mani che cercano di seguire ciò che voglio scrivere.
Silenzio per tutto. Quiete nello scrivere dopo giorni di burrascose parole infrante su queste pagine. Lentezza nel produrre perchè ora ricarico le idee per poi detonarle nuovamente nei flussi incessanti che tanto mi appassionano. Calma, ricercata nei miei gesti, nel muovermi e nel parlare; vivo una velocità asincrona rispetto all'evoluzione della mia mente e provo a misurarmi con questo nuovo modo. Stanchezza, tanta e quasi latente nel mio corpo. Ho voglia di stendermi sulle parole e sentirle mie.
Quasi come se avessero premuto il tasto "slow play" la bobina scorre senza sbandare, prima svolgendosi da una parte per finire nel vortice dell'avvolgersi su se stessa dall'altra, ma senza fermarsi mai.
Meno parole battute su questo bianco metallico, centellinate come su ricetta.
Mi gusto il silenzio anche delle mie idee.

Nessun commento: