giovedì 12 novembre 2009

Sul treno

Seduta davanti a me. L'aria annoiata, gli occhiali che quasi per caso rimangono sul naso. Avvolta nel cappotto in pelle che odora ancora di armadio dopo il letargo estivo e autunnale. Un tailleure color legno gessato, le scarpe lucide, alte sopra la caviglia. I fianchi hanno già accolto altre vite e sostengono la seduta con decisione. Una cartella da lavoro poggiata sulle ginocchia chiuse, dentro mille fogli, mille dati da lavoro costante. Due anelli semplici avvolgono l'anulare di entrambe le mani fini e curate. Queste, con fermezza, tengono strette una copia francesce del Piccolo Principe. Prende una caramella al lampone dalla borsa, guarda fuori con lo sguardo un pò stanco e spento.
Il treno si ferma, riconosce la sua fermata.
Buona serata.

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